"Noi incoraggiamo gli individui, consapevolmente curiosi, a passare dalla complessità alla semplicità, dall'interno all'esterno e, a metà strada fra la ricerca e la negazione del significato, vogliamo che i curiosi facciano una dannata scelta". Wachowski

domenica 20 luglio 2014

MAP BREAKDOWN: CONSIGLI

Tanto tempo fa, avevo chiesto al alcuni pro, di un gruppo competitivo italiano su PC, di scrivermi qualche riga sul map breakdown. Sono un giocatore "for fun" perciò mi faceva gola "rubare" qualche considerazione sull'argomento da chi, per volontà, estremizza il gioco. Riporto perciò in questo articolo alcune estratti di quanto mi fu fornito. Alcune indicazioni sono eccezionali.

Letteralmente, “map breakdown” vuol dire “scomposizione della mappa” ovvero un insieme di tecniche necessarie per acquisire confidenza e conoscenza di una mappa.
Il map breakdown è un argomento fondamentale per chi vuole giocare a Battlefield in una maniera ben strutturata e con un gruppo organizzato, ma può essere un utile vantaggio per chi vuole giocare “in fun” ovvero in server pubblici.
In questa categoria rientrano una serie di tecniche e metodi che naturalmente si legano ad altri concetti chiave come capacità di giocare in squadra e una buona comunicazione per favorire la vittoria nelle competizioni in Battlefield. Non scordiamoci che, anche “in fun”, quando si gioca con amici, si ha necessità di parlare e far sapere la situazione “personale” sul campo di battaglia. Quante volte avete provato fatica a dire dove siete morti oppure da dove arrivano i nemici?
Il map breakdown, perciò, favorisce quella che viene chiamata una comunicazione WWW ovvero

WWW -

WHAT,
WHO,
WHERE

A differenza delle 5W giornalistiche (che in italiano sarebbe "chi, dove, come, quando e perchè", NdR), in Clan War, così come in fun, sono 3 gli elementi fondamentali per una comunicazione corretta, rapida, semplice ma completa.

WHAT - Cosa e' successo o sta per accadere

WHO - Chi o meglio QUANTI

WHERE - Dove succede

Il map breakdown serve per fare chiarezza su come
  • DIVIDERE la mappa,
  • INDIVIDUARE i punti piu caldi e
  • NOMINARLI in un modo grezzo, rapido, corto e chiaro.
In sostanza il “WHERE”.

Nel primo post di questa serie di articoli sulla comunicazione (link), avevamo analizzato alcuni messaggi che si puo' sentire in CW : "Due salgono buio" o "Pushano in tre da Alpha" o ancora "Uno in Blu, sono down" ovvero il “WHAT” e “WHO.
Partiamo perciò da un concetto fondamentale: per saper giocare al meglio una mappa, bisogna studiarla e conoscerla a memoria.
Il primo passo da fare e', quindi, memorizzare tutta la mappa.

Un buon allenamento e' muoversi nella mappa "all'indietro". E' una cosa inizialmente frustrante, ma non e' una gara e non vi corre dietro nessuno. Prendete una mappa facile per incominciare (Metro o Prigione vanno bene) e muovetevi da una flag ad un’altra, passando prima per la flag centrale, e poi per i "flank" (ad esempio l’esterno di Prigione) cercando di evitare i vari ostacoli e visualizzando mentalmente cio che non vedete. (con flank si intendono le strade alternative per raggirare o cogliere di sorpresa il nemico).
Piccola nota della redazione: sareste in grado di descrivere il layout della mappa e cosa c'è dietro al personaggio in figura? Mi ci gioco il controller di sì.

Una volta che avete una buona conoscenza della mappatura, la cosa successiva sulla quale concentrarsi e' la divisione della mappa in zone.
Con "zone" mi riferisco a macro aree dove puo' esserci una concentrazione di azione o dove si trovano punti importanti in fase di attacco o difesa di una bandiera. Le bandiere, sono le prime zone sulle quali lavorare, i flank sono altre aree importanti, i punti di "camping" detti anche SPOT sono gli ultimi, anche se ugualmente importanti.

Partiamo dalle Bandiere.
I primi punti da individuare nella zona di una bandiera sono i punti di respawn. Quando attaccate una bandiera, c'e la possibilita' che i difensori respawnino nella flag e la vostra squadra deve essere piazzata in modo strategico in maniera tale da non farsi sorprendere durante il respawn avversario. Viceversa, quando siete sotto attacco e respawnate in difesa della flag, dovete sapere esattamente dove siete, in modo da non perdere inutilmente tempo a guardarvi attorno o a cercare di capire da che parte andare.
Il modo semplice per individuare i punti di respawn è quello di fare respawn/suicidio continuamente sempre sulla flag in modo da vedere tutti i punti di spawn, lo spawn rotation (il fatto che due spawn consecutivi non sono necessariamente vicini) e soprattutto l’orientamento del giocatore rispetto alla bandiera al momento dello spawn. (il giocatore respwana guardando la flag oppure no? Se respwana dietro ad un riparo, guarda il riparo oppure in direzione opposta? Ecc.).

Piccola nota della redazione: se guardate le CW, avete mai notato che, durante il count down dell’inizio del match, i giocatori spawnano e poi magari si suicidano e rispawnano ancora? Cercano, per tentativi, di rinascere nel punto di spawn più lontano dalla base in modo da arrivare più rapidamente alle bandiere. Lo fanno perché, durante il count down, non si perdono i ticket.

Individuati i vari spawn point, cercate di dare a tutti un nome (alcune mappe hanno flag con 5/6 spawn point diversi... cercate di non complicare troppo le cose) che sia facilmente individuabile e comprensibile, anche a giocatori nuovi nel team o nel clan o semplicemente nel vostro gruppo di amici.
Nomi corti e che facciano riferimento alle cose presenti sulla mappa. Il 99% di giocatori in fun non guarda assolutamente che cosa c’è in una flag o in una parte della mappa. Dicono tutti “A” o “B” senza sapere neanche cosa ci sia. Eppure i level designer lasciano sempre delle tracce di qualcosa in modo che le parti delle mappe siano sempre distinguibili. Andate in una mappa vuota e osservateli bene.

NdR: senza dubbio un discorso interessante che spero di poter continuare in futuro, sempre con qualche pro italiano.

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